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Indennità di mensa: quando c’è in busta paga e come funziona

Indice: Indennità di mensa: quando c’è in busta paga e come funziona

L’ indennità di mensa è una somma, erogata in busta paga, che alcune aziende offrono ai propri dipendenti come forma di sostegno per i pasti consumati durante l’orario di lavoro.

Questo beneficio da parte del datore di lavoro viene versato direttamente in busta paga del lavoratore che consuma il pasto fuori casa e va a sopperire la mancanza del servizio di mensa interna.

Essa partecipa al calcolo della formazione del reddito imponibile del lavoratore, sia a livello previdenziale che fiscale, ed è quindi soggetto a tassazione.

La quantificazione dell’ indennità sostitutiva di mensa può essere corrisposta a forfait giornaliero oppure proporzionata alle ore mensili lavorate. Tale importo per le spese di vitto, all’interno della nostra retribuzione da lavoro dipendente, lo troveremo al lordo e sarà oggetto di trattenute previdenziali e fiscali.

indennità di mensa

Cos’è l’Indennità sostitutiva di Mensa

L’indennità sostitutiva di mensa è un beneficio fornito ai dipendenti di un’azienda che non hanno nella loro sede un servizio di mensa aziendale. 

Solitamente, le somme per le spese di vitto vengono erogate sotto forma di ticket o buoni pasto che possono essere utilizzati presso ristoranti convenzionati, servizi di ristorazione e mense aziendali.

In molti casi, essa  è prevista dai Ccnl e viene stabilita in base al livello del salario e al costo della vita nella regione in cui l’azienda opera.

Tuttavia, non tutte le aziende offrono questo beneficio al lavoratore dipendente ed è interamente soggetta a tassazione tranne in alcuni casi che vedremo più avanti. 

I vantaggi dell’indennità di mensa

L’ indennità di mensa si traduce in numerosi vantaggi per sia i dipendenti che l’azienda. Per i lavoratori, rappresenta una significativa copertura pasti, contribuendo a ridurre il carico finanziario associato ai pasti durante la giornata lavorativa.

Vedi Anche:  Come il lavoro straordinario appare sulla propria busta paga

Allo stesso tempo, questo beneficio aziendale aiuta a migliorare la soddisfazione dei dipendenti mentre per il datore di lavoro i costi dell’indennità sostitutiva di mensa sono totalmente deducibili.

Infatti, la deducibilità legata all’indennità sostitutiva di mensa dipende dal fatto che essa si deve riferire alla categoria o alla generalità dei dipendenti. 

Infine, ai fini della tassazione i buoni pasto possono diventare una soluzione più agile e meno onerosa per lavoratori e datori.

Indennità sostitutiva di mensa quando spetta

I lavoratori che possono trovare trovare un’indennità sostitutiva di mensa in busta paga sono:

  • quelli a contratto indeterminato e determinato;
  • quelli a tempo pieno e parziale.

Allo stesso per avere l’obbligo di erogazione devono essere presenti le seguenti condizioni:

  • non avere un orario di lavoro che comprenda la pausa per il vitto;
  • sono dipendenti di una unità produttiva;
  • il luogo di lavoro si trova in un posto che non permette di recarsi a servizi di ristorazione senza usufruire dei mezzi di trasporto. 

Tale indennità può essere frutto anche da un accordo con i dipendenti o con una specifica categoria di essi.

indennità sostitutiva di mensa

Buoni pasto o indennità di mensa?

L’indennità di mensa o i buoni pasto sono due opzioni che molte aziende offrono ai dipendenti come benefit extra. 

I buoni pasto sono dei voucher che i dipendenti possono utilizzare per pagare i pasti nei ristoranti convenzionati. Questa opzione permette ai dipendenti di avere un pranzo fuori dall’ufficio e di usufruire di una varietà di cibi e ristoranti diversi.

D’altro canto, l’indennità di mensa è un importo mensile che viene dato ai dipendenti per coprire i costi dei pasti fruiti all’interno dell’unità produttiva. Questa opzione offre maggiore flessibilità ai dipendenti, che possono decidere dove e cosa mangiare, e possono anche risparmiare una parte del denaro se scelgono di portare il pranzo da casa.

Vedi Anche:  Calcolo e definizione indennità di contingenza in busta paga

Entrambe le opzioni hanno i loro vantaggi e dipenderà dalle preferenze individuali dei dipendenti scegliere quella più adatta alle proprie esigenze alimentari e finanziarie

I buoni pasto

I buoni pasto è un metodo di pagamento offerto dal datore di lavoro quando la sua azienda non fornisce ai lavoratori un servizio di mensa interna. 

Essi hanno un valore predeterminato e si possono sfruttare per l’acquisto di cibi e bevande presso bar, ristoranti ma anche nei supermercati. Esiste anche il buono pasto elettronico che può essere usato per eseguire ordini di cibi e bevande online

I buoni pasto non contribuiscono alla formazione del reddito per chi ne usufruisce ed erogati a categorie di lavoratori omogenee a meno che:

  • non si superino i 4 euro al giorno per i buoni pasto cartacei;
  • non si superino gli 8 euro al giorno per i buoni pasto elettronici o da app. 

Per il datore di lavoro, i buoni pasto sono completamente deducibili ai fini del reddito d’impresa e di lavoro autonomo, cosi come l’IVA dovuta, e devono riferirsi a particolari categorie di dipendenti. 

I buoni pasto possono essere messi a disposizione anche ai lavoratori che non hanno un contratto di lavoro subordinato, compresi quelli in smart working, e non sono soggette alle regole dell’indennità di mensa legate allo svolgimento dell’orario di lavoro e delle esigenze di unità produttiva. 

Oltre ai vantaggi in tasse, i buoni pasto per i dipendenti sono più vantaggiosi in quanto il loro valore è superiore rispetto a quello percepito dall’indennità di mensa in busta paga, oltre a maggiori costi per l’azienda 

Indennità di mensa 

Un’indennità di mensa non prevede tassazione e non concorre a formare il reddito da lavoro quando è erogata a:

  • addetti ai cantieri edili;
  • a strutture lavorative a carattere temporaneo lontane da strutture o servizi di ristorazione. 
Vedi Anche:  Minimo tabellare: un elemento fondamentale nella busta paga

Per le somme corrisposte agli addetti ai cantieri ed ai lavoratori di altre strutture lavorative a carattere temporaneo questa indennità per la somministrazione di alimenti e bevande e si è esenti da tassazione fino a 5,29 al giorno per dipendente. 

Un’altra alternativa per le aziende da fornire ai dipendenti è quello della mensa diffusa. Essa viene concessa ai lavoratori quando non c’è un servizio mensa in azienda e consiste in una card che il lavoratore può usare per pagare il pasto in strutture convenzionate

Questa card è utilizzabile solo nei giorni di lavoro e ad uno specifico orario. Inoltre, questa prestazione sostitutiva della somministrazione di vitto non incide sulla formazione del reddito del lavoratore e per l’azienda i suoi costi sono deducibili. 

In conclusione, spetta a lavoratori e datori di lavoro comprendere quali indennità sostitutive di mensa corrisposte sono più convenienti per imposte e fruibilità. 

 

 

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