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Bonus mamme lavoratrici in busta paga: cosa è e come averlo

Indice: Bonus mamme lavoratrici in busta paga: cosa è e come averlo

Il Bonus mamme lavoratrici in busta paga è la misura che permetterà alle donne che hanno un contratto da lavoro dipendente di avere un cedolino di paga più pesante. 

Infatti, esso consiste prevede l’esonero completo dai contributi sociali da versare nel limite dei tremila euro lordi per le mamme lavoratrici, con l’obiettivo di favorire economicamente chi fa parte delle classi medie.

In questo modo, il Bonus mamme garantirà alle lavoratrici di avere un aumento di 1.700 euro nella propria busta paga che si prospetta per il triennio 204-2026, con un costo di 450 milioni di euro per lo Stato.

Le lavoratrici per avere accesso all’agevolazione non dovranno fare alcuna domanda ma sarà il datore di lavoro a calcolarlo nella busta paga.

Vediamo insieme nel dettaglio come funziona il Bonus mamme lavoratrici ed a quanto ammonta.

Come funziona il Bonus mamme lavoratrici

Come anticipato, il Bonus mamme lavoratrici entrerà in vigore dal 2024 e sarà in essere fino al 2026 e consisterà in una decontribuzione che porterà ad un massimo di 1.700 euro nella loro busta paga, importo massimo raggiunto per le donne che hanno un reddito annuo di 27.500 euro, mentre per i redditi superiori sarà costante tale importo fino a 35.000 euro.

L’esonero sui contributi sociali non dovrà superare la soglia massima di 3.000 euro lordi e ad usufruirne nel 2024 saranno le donne lavoratrici con 2 o più figli, almeno uno non deve aver compiuto dieci anni.

Invece, dal 2025 il Bonus mamme spetterà solo alle lavoratrici con tre o più figli, almeno uno non deve essere maggiorenne, assottigliando la platea delle beneficiarie.

Vedi Anche:  Cosa è EDR busta paga, elemento distinto della retribuzione

Le mamme al quale spetterà la misura saranno quelle che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e ne sono escluse le lavoratrici domestiche. 

Questo sta a significare che decontribuzione e taglio extra del cuneo fiscale garantiranno un aumento della busta paga solo ad una parte limitata di lavoratrici rispetto al totale delle occupate nel nostro Paese, per via delle regole sul numero di figli da avere per accedere al bonus.

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Il Bonus mamme lavoratrici in busta paga è la misura che permetterà alle donne che hanno un contratto da lavoro dipendente di avere un cedolino di paga più pesante.

A quanto ammonta il Bonus mamme lavoratrici

Il Bonus mamme lavoratrici vuole essere un’agevolazione nella busta paga delle lavoratrici simile a quello che è l’attuale Ex Bonus Renzi. 

Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio, l’ammontare del Bonus mamme dovrebbe avere un massimo di 1.777 euro nelle buste paga delle lavoratrici a cui spetta la misura per via dello sgravio contributivo.

Questo ammontare può essere suddiviso in 1.159 dovuti al taglio del cuneo fiscale previsto in Manovra per i redditi fino a 35.000 euro di sei punti e 7 punti per quelli fino a 25.000 euro, e 618 euro grazie alla decontribuzione del Bonus mamme lavoratrici, cifre stimate dall’ente indipendente di bilancio.

La decontribuzione riguarderà il limite di 3.000 euro riproporzionati su base mensile nella busta paga per i contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio con l’età più bassa o del figlio con meno di dieci anni se ci si riferisce a quanto previsto per il 2024.

Utilizza i servizi di bustepaga.it per comprendere l’impatto del Bonus mamme lavoratrici e di altre misure sugli stipendi lordi da riconoscere ai dipendenti.

Vedi Anche:  Dove si trovano i giorni di ferie e permessi in busta paga 

 

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