EDR in busta paga sta per Elemento distinto della retribuzione, è una delle voci che compongono la paga base del dipendente del settore privato senza distinzione di qualifica del lavoratore, ma i dirigenti non la ricevono.
Infatti, l’EDR è stato introdotto per sostituire gli scatti di contingenza dal protocollo di intesa del 31 luglio 1992 e fa parte delle somme erogate dal datore di lavoro all’interno di ogni mensilità di paga e compare assieme ad altre voci che incidono sul calcolo finale della retribuzione netta come:
- le varie indennità;
- il Trattamento di Fine Rapporto;
- i contributi previdenziali;
- le trattenute IRPEF;
- il superminimo;
- gli aumenti dovuti agli scatti di anzianità;
- le ore di lavoro straordinario, supplementare, notturno e festivo;
- il premio di produzione;
- il tredicesimo e quattordicesimo rateo;
- le ferie e i permessi.
Vediamo insieme come funziona questa voce in busta paga, quale è il suo ammontare e dove si trova in busta paga.
EDR in busta paga: come funziona?
L’Elemento distinto della retribuzione è una somma forfettaria nata per compensare l’abolizione dell’indennità di contingenza e una voce che ogni mensilità è presente nel cedolino paga.
Infatti, quella che è andata a sostituire la indennità di contingenza era una delle forme retributive che serviva ad opporsi all’aumento del costo della vita. Essa portava all’incremento automatico dello stipendio ma generava quello che gli esperti descrivevano come l’effetto scala mobile che consisteva in un adeguamento automatico di fatto negativo sull’inflazione.
L’indennità di contingenza si adeguava al balzare in alto dei prezzi e per compensare la perdita di potere di acquisto dei lavoratori si introdusse l’EDR in busta paga dal gennaio 1993.
Essa affianca le voci che riguardano i dati del lavoratore e del datore di lavoro ed i loro rapporti con il Fisco e gli enti previdenziali, il livello contrattuale ed ha un importo pari a 10,33 euro lordi per tredici mensilità.
Questa cifra fissa ha le caratteristiche di:
- essere una voce della retribuzione in busta paga nel contratto di lavoro dipendente privato;
- molti CCNL hanno deciso per il conglobamento della retribuzione, ovvero unire tutte le voci dello stipendio nella paga base conglobata di cui fa anche l’E.D.R, contribuendo al totale della retribuzione annua;
- in diversi contratti collettivi è computata nel calcolo del TFR, della tredicesima, della CIG, delle ferie e dei permessi retribuiti e delle diverse indennità spettanti;
Per calcolare il netto di questa voce retributiva, essa dipende dallo scaglione di reddito di appartenenza e dalle sue aliquote IRPEF, oltre alle trattenute contributive previste dalla Legge, la più importante è il 9,19% di trattenuta dalla retribuzione lorda.
Elemento distinto della retribuzione: dove si trova?
Quando un lavoratore del settore privato svolge la lettura della busta paga si può chiedere dove si trova la voce dell’EDR. Essa si trova nella parte centrale del cedolino di paga che ha al suo interno la paga base o minimo tabellare o minimo contrattuale fissato dal CCNL di riferimento.
L’importo dell’EDR a cui il lavoratore ha diritto viene moltiplicato assieme alle altre somme che contribuiscono a maturare la RAL. Questa voce quando viene letta nella busta è utile anche di verificare se lo stipendio che si sta percependo segue quanto stipulato nel proprio rapporto di lavoro e del contratto collettivo di categoria.
Ricordiamo che i CCNL possono prevedere condizioni più vantaggiose per l’importo dell’EDR che spetta ai lavoratori appartenenti al loro settore e quindi il suo funzionamento può essere stabilito in modo diverso rispetto a quello fin qui descritto grazie al confronto tra Governo e parti sociali.
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