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Come funziona la Detrazione coniuge a carico in busta paga

Indice: Come funziona la Detrazione coniuge a carico in busta paga

Tra gli sconti IRPEF che il lavoratore dipendente può trovare nella propria busta paga c’è sicuramente la detrazione coniuge a carico.

Essa può essere calcolata e ottenuta in busta paga oppure attraverso la compilazione della propria dichiarazione dei redditi.

La detrazione per coniuge a carico riguarda la moglie o il marito che, per essere considerati a carico del contribuente, non devono superare la soglia di 2.840,51 di reddito annuo complessivo. Questo è lo stesso limite di reddito valido per le detrazioni figli a carico e familiari a carico, ad eccezione dei discendenti con età compresa tra i 21 ed i 24 anni, in questo caso la soglia di reddito da non superare per essere considerati a carico del dipendente è pari a 4.000 euro.

Vediamo insieme, come si calcola la detrazione coniuge a carico e come ottenerla.

Come si calcola la detrazione coniuge a carico

Per calcolare la detrazione coniuge a carico in busta paga, bisogna considerare il reddito del lavoratore dipendente ed essa è quantificata in:

  • 800 euro per coloro che hanno un reddito annuo complessivo che non è al di sopra dei 15.000 euro, utilizzando la formula 800 – [110 × (reddito complessivo/15.000)];
  • 690 euro per i lavoratori con reddito totale annuo compreso tra 15.001 euro e 40.000 euro che diventano 700 euro per i redditi tra 29.001 e 29.200 euro e tra 35.101 e 35.200 euro, 710 euro per quelli tra 29.201 e 34.700 euro e tra  35.001 e 35.100 euro e 720 euro per quelli tra  34.701 e 35.000 euro;
  • 690 euro, somma che diminuisce fino ad avvicinarsi allo zero per i contribuenti che con un reddito annuo complessivo compreso tra i 40.001 euro e gli 80.000 euro, utilizzando la formula 690 × [(80.000 – reddito complessivo)/40.000];
  • nessuna detrazione per chi supera gli 80.000 euro di reddito annuo totale.
Vedi Anche:  I 100 euro Ex Bonus Renzi in busta paga: chi ne ha diritto

detrazioni per coniuge a carico

Nel calcolo della detrazione coniuge a carico vengono considerati i mesi in cui esso è stato a carico durante l’anno in caso di:

  • matrimonio, separazione, scioglimento o annullamento dello stesso;
  • sopravvenuta morte del coniuge.

Il dipendente può optare per la detrazione più vantaggiosa tra quella per i figli a carico ed il coniuge a carico qualora il coniuge è assente, o il coniuge non ha riconosciuto i figli naturali e non è sposato con il contribuente oppure si è sposato ma si è proceduto a separazione legale.

Come ottenere detrazioni coniuge a carico

La detrazione coniuge a carico, qualora sia più favorevole rispetto a quella per i figli a carico, può essere ottenuta dal lavoratore dipendente in busta paga, calcolata dal proprio datore di lavoro.

In alternativa, si può beneficiare della detrazione per coniuge a carico attraverso la compilazione del Modello 730 o del Modello Redditi Persone Fisiche o controllare e confermare la versione precompilata.

La presentazione dei due modelli valida per l’anno d’imposta precedente a quello del loro invio permette di accedere allo sconto IRPEF per il coniuge a carico compilando:

  • la sezione Familiari a carico del Modello 730 e nel Rigo 1 barrare la casella C di coniuge nella Colonna 1, scrivere il codice fiscale del coniuge nella Colonna 4 ed il numero di mesi a carico nella colonna 5;
  • il Quadro RN Rigo 6 Colonna 1 relativa al coniuge a carico del Modello Redditi Persone Fisiche.

Ricordiamo che la detrazione per il coniuge a carico è usufruibile anche se quest’ultimo non è convivente con il contribuente o risiede all’estero. 

Per saperne di più, consulta anche:

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