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I consigli su come recuperare le buste paga non consegnate 

Indice: I consigli su come recuperare le buste paga non consegnate 

La busta paga è il documento che viene consegnato ogni mese dal datore di lavoro al dipendente e permette a quest’ultimo di conoscere l’ammontate della propria retribuzione e le trattenute fiscali e contributive applicate sul proprio stipendio.

Se il datore di lavoro non invia il cedolino paga, il lavoratore deve essere al corrente degli strumenti utilizzabili per ovviare alla mancata consegna della busta paga.

Infatti, la consegna del prospetto paga ai propri lavoratori e lavoratrici da parte del datore di lavoro è un obbligo che egli deve rispettare per non incorrere in sanzioni.

Vediamo insieme come il dipendente può muoversi in caso di non ricezione della propria busta paga mensile.

consegna busta paga
il dipendente deve intervenire, controllando l’avvenuto pagamento della retribuzione stessa, della sua correttezza e muoversi in caso di non ricezione della busta paga.

Perché deve essere consegnata la busta paga ai tuoi dipendenti

Ricevere la busta paga significa aver ottenuto il pagamento della retribuzione per il dipendente ed aver rispettato l’ obbligo di consegna per il datore di lavoro.

Infatti, al suo interno sono indicate tutte le voci alle quali la retribuzione si riferisce e le trattenute e detrazioni applicate che portano alla determinazione dello stipendio netto.

Inoltre, la consegna del cedolino al lavoratore nel momento stesso dell’invio della retribuzione permette a quest’ultimo di consultare la situazione relativa a ferie e permessi, al TFR, alle rate di tredicesima e quattordicesima e degli altri dati collegati alla retribuzione nel periodo di paga di riferimento.

In questo modo, il dipendente potrà riscontrate la correttezza dell’importo del proprio stipendio ed in caso contrario chiedere delucidazioni al datore di lavoro o rivolgersi ad un studio legale, un consulente del lavoro o al sindacato per avere assistenza.

La consegna della busta paga: quando e come viene fatta

La consegna della busta paga al dipendente viene fatta seguendo la Legge 4 del 1953, e dal Ministero del Lavoro, che stabilisce i modi di effettuazione di questa operazione. Infatti, la consegna al lavoratore del prospetto paga deve essere eseguita con consegna a mano con firma dell’avvenuta ricevuta come prova dell’avvenuta consegna oppure:

  • mandata al lavoratore tramite posta elettronica o PEC;
  • inviare la busta paga con raccomandata al lavoratore;
  • caricarla online su un portale aziendale ed accessibile dal lavoratore tramite le proprie credenziali.
Vedi Anche:  Estratto Conto Contributivo INPS

Chi lavora nella Pubblica Amministrazione può scaricare le buste paga sul sito di NoiPA attraverso le proprie credenziali o con l’identità digitale.

I portali o siti sui quali le aziende caricano i prospetti paga sono utili in quanto i dipendenti in qualsiasi momento possono consultare e scaricare le buste paga, comprese quelle dei mesi precedenti. In caso di loro mancato funzionamento i datori di lavoro sono obbligati ad effettuare la consegna busta paga al lavoratore mediante una delle altre modalità di consegna della retribuzione qui sopra elencate.

Il datore di lavoro non consegna la busta paga al dipendente

Quando avviene l’omissione dell’invio della busta paga da parte del datore di lavoro, il dipendente può agire per vie legali e denunciare. 

Questo però è il passo conclusivo che il dipendente deve fare se il datore di lavoro non ha inviato il prospetto di paga al lavoratore.

Infatti, agire con questi metodi per la mancata consegna del documento di paga potrebbe rovinare i rapporti professionali con l’azienda e rendere le condizioni di lavoro meno facili da vivere, oppure in caso di invio elettronico potrebbero esserci stati dei disguidi che non hanno portato alla sua ricezione.

Per questo motivo, il primo passo in caso di non consegna al dipendente della busta paga è quello di chiederne conto a chi di solito la effettua come le risorse umane, l’amministrazione o l’agenzia per il lavoro.

consegna della busta paga
la consegna del prospetto paga ai propri lavoratori e lavoratrici da parte del datore di lavoro è un obbligo che egli deve rispettare per non incorrere in sanzioni.

Come recuperare le buste paga non consegnate

Se chi in azienda è deputato a consegnare i cedolini paga ha dato una risposta negativa o non ne ha fornito una ci sono due passi che il lavoratore può fare.

Vedi Anche:  Guida pratica: Come leggere la busta paga in 3 facili passi

Il primo passo è quello antecedente ad una eventuale denuncia ed è quello della diffida ad adempiere. Essa deve essere inviata al datore di lavoro tramite PEC o raccomandata.

Per svolgere questa operazione, l’assistenza di un avvocato o del sindacato è fondamentale e ricevuto l’avviso il datore di lavoro dovrà mettere a disposizione la busta paga del dipendente tramite uno dei metodi di consegna previsti dalla Legge.

Se ciò non avviene, il dipendente può procedere con la denuncia effettiva all’Ispettorato Territoriale del Lavoro in caso di mancata o ritardata consegna della busta paga entro i termini stabiliti dal CCNL di riferimento.

La denuncia all’Ispettorato del Lavoro in caso di mancata consegna busta paga

La denuncia presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, ITL, è il secondo passo che il dipendente deve effettuare quando non c’è l’avvenuta consegna della propria busta paga.

Essa deve avvenire quando il datore di lavoro non dà risposta alla diffida inviata oppure si rifiuta di inviare o dare la busta paga. 

Per farlo è necessario compilare il modulo di richiesta di intervento ispettivo, disponibile online, nel quale inserire i dati dell’ispettorato competente, quelli personali e della ditta o del datore di lavoro, comprese le posizioni INPS ed INAIL, la tipologia del contratto e l’orario di lavoro nella sua prima parte.

Invece, nella seconda parte del modulo bisogna indicare il motivo della denuncia, ovvero la mancata ricezione del prospetto paga da parte del datore anche dopo averlo richiamato tramite avviso via raccomandata o PEC, ma senza ottenere risposta o averne ricevuta una negativa.

Il modulo deve essere presentato di persona o tramite raccomandata all’Ispettorato competente con una copia del proprio documento di identità e dei documenti che provano i passi precedenti alla denuncia.

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Le sanzioni per la mancata consegna della busta paga

Le sanzioni per il mancato invio della busta paga commesso dal datore di lavoro sono:

  • da 150 a 900 euro;
  • da 600 a 3.600 euro se l’obbligo non viene rispettato per più di 5 dipendenti o per più di 6 mesi;
  • da 1.200 a 7.200 euro se l’obbligo violato avviene per più di 10 dipendenti o per un tempo superiore a 12 mesi.

Invece, se i datore di lavoro invia una copia del LUL, Libro Unico del Lavoro, la sanzione sarà:

  • da 150 a 1.500 euro;
  • da 500 a 3.000 euro se l’obbligo non viene rispettato per più di cinque dipendenti o per più di sei mesi;
  • da 1.000 a 6.000 euro se l’obbligo violato avviene per più di dieci dipendenti o per un tempo superiore a dodici mesi.

Queste sanzioni possono incidere negativamente sul bilancio di un’azienda ed è quindi necessario che il datore di lavoro invii ogni mese dei tempi previsti la busta paga che contiene le voci della retribuzione del lavoratore. Allo stesso tempo, il dipendente deve intervenire, controllando l’avvenuto pagamento della retribuzione stessa, della sua correttezza e muoversi in caso di non ricezione della busta paga.

 

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